Questa mattina al Cinema Moderno a Roma, si è svolto uno degli eventi maggiormente attesi dell’anno: l’anteprima della serie Le Fate Ignoranti diretta da Ferzan Ozpetek. Al termine della proiezione si è svolta la conferenza stampa alla presenza del regista e del cast composto da Cristiana Capotondi, Eduardo Scarpetta, Serra Yilmaz, Ambra Angiolini, Anna Ferzetti, Lilith Primavera, Burak Deniz, Edoardo Purgatori, Filippo Scicchitano, Edoardo Siravo, Samuel Garofalo e nel ruolo de Le Tre Marie, Patrizia Loreti e Giulia Greco.
Gli otto episodi che compongono Le Fate Ignoranti – La serie uscirà sulla piattaforma Disney+ sul canale Star a partire dal 13 aprile.
A distanza di venti anni, cosa vi ha spinto a rifare le Fate? Chi sono le Fate oggi?
Ferzan Ozpetek: A dire il vero la colpa è di Tilde Corsi che per 5 anni ha insistito affinché facessimo la serie. Alessandro Saba della Fox ha accolto la richiesta e con Gianni Romoli abbiamo iniziato a lavorarci. Ormai dopo il film, se scopri il tradimento da parte del marito di un’amica con un altro non ti stupisci più. Vengono mostrati due mondi diversi e due persone che apparentemente non possono stare insieme. L’idea di partenza è cambiata lavorando alla sceneggiatura. Ho voluto cambiare le cose, invece di mettere l’incidente di lui fuori Roma, ho scelto il Colosseo, anche se dicevano che nessuno doveva morire lì.
Il lavoro di Scarpetta prima era di un gommista, poi ho visto il laboratorio delle scenografie del Teatro dell’Opera e ho cambiato, mostrando questo aspetto che riguarda questa città meravigliosa. Lo sguardo di Roma e gli elementi che ho inserito ne hanno permesso uno sguardo più profondo. Poi ho avuto la fortuna di avere un bellissimo cast di attori. Sono stato molto istintivo nello scegliere Scarpetta, nonostante altri non erano per nulla convinti, sono stato subito convinto di lui perché è un pazzo, pronto a fare di tutto. Sono innamorato di tutti i miei attori.
È stato difficile serializzare il film?
Ferzan Ozpetek: Non ci sono state difficoltà nel serializzare il film. Ho molto sesto senso, perché seguo la sceneggiatura ma molte cose le ho improvvisate, anche se non potevo. Man mano poi con il benestare della Disney siamo andati avanti. La prima volta che sono arrivate le domande della Disney sui cambiamenti è stato un lavoro molto bello e di comprensione. Essendo un prodotto che non esce solo in Italia, volevano essere sicuri di ciò che si andava a mostrare.
Gianni Romoli: il film di vent’anni fa, è diventato una sorta di cult, come un classico. E come tutti i classici lo reinterpreti in un modo differente. Il nucleo centrale della storia ha visto lo sviluppo in maniera orizzontale del resto dei personaggi mostrando ognuno di loro come fossero protagonisti. La serie mostra molti punti di vista, non solo di una donna ma di un gruppo di resistenza.
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Le Fate Ignoranti | com’è cambiata la società vent’anni dopo
Vent’anni fa il film fu una ventata fresca, oggi è stata attualizzata, tra me too e politicamente corretto. Siamo più liberi o meno di 20 anni fa?
Ferzan Ozpetek: Vent’anni fa quando ho fatto il film non pensavo a niente, non c’era stato neanche l’attentato alle Torri Gemelle. Oggi ci sono situazioni non cerano, c’è più chiusura mentre oggi vedo i giovani che sono aperti mentalmente, rispetto a noi che siamo diventati bacchettoni. Quando abbiamo presentato il film, dicevano che non avrebbe mai funzionato a partire dal titolo. Uscì con 50 copie e poi con 350 copie e venne amato molto dalle famiglie. Oggi c’è un sentimento di chiusura ma non nei giovanissimi.
“L’amore” è il titolo del primo episodio: cos’è per voi l’amore?
Capotondi: domanda molto complessa, ma direi il cibo.
Signoris: l’amore è il rispetto per l’altro indipendentemente dal genere.
Serra: secondo me è lunica cosa che ci rimane quando non ci rimane più niente. Quando non ci resta il corpo e la testa, ci rimane solo l’amore.
La Disney ha annunciato di aumentare lo standard di inclusione, di portarla al 50 % tra LGBT e minoranze etniche, secondo lei è una scelta che può funzionare?
Ferzan Ozpetek: l’atteggiamento della Disney è molto importante perché nella serie non c’è solo la comunità LGBT ma si parla di persone. Disney ha dimostrato fluidità, parlando dell’amore in generale, della vita. Noi tutti apparteniamo all’umanità. Tempo fa una giornalista mi ha detto su 11 film che hai fatto 7 vedono come argomento centrale l’omosessualità, io le ho risposto che in realtà non sono io che lo metto, ma sono gli altri che non lo mettono.
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Tra nuovi e vecchi personaggi
Come avete costruito i vostri personaggi?
Cristiana Capotondi: in fase di scrittura il personaggio di Antonia è già diversa rispetto al film. Vedere la vedovanza e farle scoprire un tradimento del marito con un uomo è il fulcro della sua storia. Parlando con Ferzan abbiamo voluto renderla più fluida, furba e malandrina. Lavorando con Gianni Romoli, Ferzan e Disney dovevamo trovare qualcosa di innovativo e di creativo. E poi ho portato un po’ del mio temperamento nel personaggio.
Ferzan Ozpetek: il personaggio deve entrare nell’attore e non viceversa. Abbiamo modificato anche il suo personaggio, soprattutto quando va in Turchia nell’ultimo episodio.
Eduardo Scarpetta: ogni emozione e ogni scena viene spalmata negli episodi. Vengono indagate tutte le personalità dei componenti della terrazza che influiscono con la nostra vita. Molte scene sono nate improvvisamente, senza seguire fedelmente quello che è stato scritto, ed è stato bello vedere la Disney aperta a questo tipo di cambiamenti.
Come vi siete approcciate alla creazione dei personaggi di Annamaria e Roberta?
Ferzan Ozpetek: Inizialmente erano marito e moglie, ma se già ne parlo in due episodi, voglio mettere due donne insieme e poi volevo vedere Ambra alle prove con questo ruolo. (ride)
Ambra Angiolini: dopo anni di teoria ho praticato l’amore con Anna. Abbiamo portato avanti l’amore in maniera molto naturale, puntando all’innamoramento, guardandoci negli occhi e dimenticandoci di essere due donne. Ci sono state delle scene più audaci ma quello più imbarazzato tra noi due era Ferzan.
Anna Ferzetti: dovevo differenziarmi dai personaggi fatti fin ora, di moglie e mamma. Ho cambiato look, mostrandomi molto più forte. Facendo due personaggi nuovi che non ci sono nel film, avevamo a che fare con qualcosa di inedito. Importava solo il sentimento senza tener conto del sesso di appartenenza. Annamaria e Roberta hanno un percorso, poi arrivi a un’età che entri in crisi, ma la verità è che con Ambra ci siamo amate molto.
Burak Deniz noto per essere uno degli attori più apprezzati delle serie tv turche, com’è stato lavorare con una produzione italiana per la prima volta? C’è un aneddoto che volete condividere avvenuto sul set?
Burak Deniz: prima di tutto sono molto felice di essere qui.
Ferzan Ozpetek: non le avete ancora viste, lui è nelle ultime quattro puntate e imparava le battute tutti i giorni, ha una forza incredibile. Parlava in italiano, ripeteva le cose, è stato molto abile.
Burak Deniz: spero che ci vediate così come siamo adesso, allo stesso modo nella serie.
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Le Fate Ignoranti | L’ amore in tutte le sue sfaccettature
Lilith Primavera il tema dell’amore è quello che permea nella serie. Nel tuo personaggio parli dell’amore dei genitori che devono accettare i propri figli, cosa vuoi dire a riguardo?
Lilith Primavera: l’amore è la risposta a tutte le difficoltà e non si vede a nulla, i genitori devono solo pensare a preservarlo.
Tutti i personaggi fanno un percorso interessante, di scoperta, un mondo che si rivela ai suoi occhi. Com’è stata l’esperienza sul set per te?
Carla Signoris: Veronica è una donna borghese, bacchettona ma dentro ha una follia e voglia di esprimere. È molto divertente come personaggio ma allo stesso tempo stupisce e mostra sensibilità. Lavorare con Ferzan è sempre bello. Lavorare con lui ti mette a dura prova con cambiamenti improvvisi. Il personaggio della mamma del film era molto interessante. Veronica è il contrario dell’aiuto con la figlia, la vede sempre grigia.
Come ti sei trovata a sederti a quella stessa tavolata dopo 20 anni?
Serra Yilmaz: È stato molto divertente. All’inizio ero molto scettica perché è stato un film molto amato, e non mi sembrava giusto ritoccarlo. Poi mi sono fidata di Ferzan e infatti ne ha tirato fuori qualcosa di sorprendente e meraviglioso. Capisco che sono passati 20 anni perché nel film arriva mio fratello e nella serie arriva mio nipote.
Ferzan hai dichiarato che Mina ha letto per prima la sceneggiatura della serie, cosa ha detto? Cosa hai pensato la prima volta che hai ascoltato la canzone?
Ferzan Ozpetek: ho un rapporto meraviglioso con Mina e mi emoziona sempre. Ho fatto il videoclip della canzone e ieri alle 23 ne abbiamo parlato e mi ha detto si vede il tuo tocco magico e io non ho dormito. Ha letto anche la sceneggiatura de La Dea Fortuna, ha letto Come un respiro e ha detto che sarebbe stata una bomba. La sceneggiatura de Le Fate Ignoranti le è piaciuta tanto e ha visto anche qualche pezzetto della serie. Poi mi ha inviato la canzone, che è perfetta per la storia, con le parole adatte alla storia e me l’ha regalata, in cambio avrei dovuto farle il videoclip che uscirà tra qualche giorno e verrà lanciato in un programma televisivo. Mi emoziona molto Mina e sembra una strega: da un giudizio sulle cose entrando nel cuore delle cose. “Il tuo tocco” è una frase che mi piace molto.