Morto Paul Newman, il cinema perde un altro mito (Il potere delle bufale)

Aggiornamento…

Dopo l’ennesima bufala sui social che riguarda la scomparsa di un personaggio famoso abbiamo deciso di fare un piccolo esperimento e abbiamo pubblicato una “bufala originale” per provare a studiare questo strano fenomeno. Perchè i blog e le pagine social continuano a pubblicare questi falsi annunci per lo più tristi e violenti? La risposta ora risulta davvero semplice: pubblicità gratuita. Infatti dopo poche ore dalla pubblicazione dell’articolo “Morto Paul Newman, il cinema perde un altro mito” non solo il mondo di Twitter e Facebook ha condiviso e menzionato NewsCinema senza sosta, ma anche testate importanti e molto seguite come Repubblica.it hanno riportato l’accaduto.

La conseguenza è stata per NewsCinema una ingente visibilità, guidata dalla passione del mondo di oggi per il trash e il pettegolezzo. Socialmente parlando è interessante perchè invece di perdere tempo a scrivere approfondimenti, recensioni e articoli professionali, un magazine potrebbe vivere di questi stratagemmi per raggiungere un numero considerevole di click e un pubblico ampio oggi che il web detta le regole. Ci scusiamo tuttavia con i nostri lettori, ma ci tenevamo a capire più da vicino questa idea di “business” che in fondo si basa sul prendere in giro il pubblico virtuale.

Di seguito l’articolo pubblicato:

“Paul Newman, uno dei miti di Hollywood che hanno segnato la storia del cinema si è spento oggi 8 Agosto 2016 alle ore 7.30 all’età di 83 anni dopo aver combattuto molti anni con un tumore. Vincenzo Manes, presidente della Dynamo Camp di Limestre, ovvero l’associazione di solidarietà fondata dall’attore nel 1988 ha riferito la notizia a Repubblica che ha subito informato i suoi lettori.

Da qualche mese sapeva di avvicinarsi alla fine e aveva chiesto alla sua famiglia di “morire nel suo letto” e non in una fredda stanza di ospedale. Una carriera gloriosa sul grande schermo con “ruoli indimenticabili” ma anche un padre e marito devoto e presente nonostante le tentazioni del jet set. “Nostro padre è stato un raro simbolo di umiltà, l’ultimo a rendersi conto che quello che faceva era qualcosa di così speciale. Mantenendo la cosa strettamente privata, è stato dietro a molte iniziative che hanno migliorato la vita di tante persone” hanno detto i figli in occasione della sua scomparsa. Sono poche le star a mantenere i piedi per terra per tutta la vita, ma Paul Newman se ne è andato felice di quello che ha vissuto e fatto sulla Terra, senza rancore e con un grande insegnamento per i suoi fan e i suoi colleghi. Attore, regista e attivo socialmente con numerosi progetti di solidarietà nel mondo la star di Era mio Padre, L’Inferno di Cristallo, La Stangata e Butch Cassidy segna un’altra pagina triste per il mondo del cinema e dell’intrattenimento che pochi giorni fa ha salutato il giovane Anton Yalchin e in Italia Anna Marchesini”