#restiamoacasa | NewsCinema consiglia The Truman Show

In questo periodo di quarantena possiamo sfruttare il nostro tempo per (ri)vedere film che sono entrati a far parte della storia del cinema. A questo proposito, consiglio il grande cult: The Truman Show (Se vuoi acquistare il Blu-ray del film clicca qui).

The Truman Show | La sinossi del film

Truman è un uomo la cui vita è un reality. Dalla sua nascita milioni di spettatori seguono la sua vita fittizia, sebbene lui non sia consapevole di vivere in una grande menzogna. Un giorno, però, qualcosa cambia…

Queicinefili consiglia The Truman Show

Nell’Amleto di Shakespeare vi è un momento di “teatro nel teatro” e in questo film accade lo stesso. Noi spettatori guardiamo un film nel quale lo show è al centro della storia. Truman vive in una cittadina di nome Seahaven “posto sicuro…rifugio di mare”. In realtà, ciò che Truman ignora è la società Orwelliana in cui si trova: viene osservato ogni attimo della sua esistenza, vengono segnalati movimenti diversi e viene manipolato costantemente. Tutti gli abitanti sono attori ma anche sorveglianti, come accadeva nel celebre romanzo distopico 1984 di George Orwell.

In questo film vi è una critica agli “architetti”, ai creatori manipolatori dello show ma vi è una critica anche agli spettatori inetti e voyeuristi che, consapevoli della verità, non si sottraggono alla manipolazione di un essere umano, diventandone complici. Questo film è ricco di allegorie e metafore che portano lo spettatore a riflettere sui diversi aspetti e le diverse interpretazioni della pellicola. Il senso di finzione viene rappresentato molto bene anche negli ambienti, con una scenografia quasi teatrale e una fotografia che risalta le scene più significative attraverso i dettagli (come la mano di Truman nelle ultime scene).

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The Truman Show

La storia di Truman è paragonabile al mito della caverna di Platone. Truman è prigioniero in una caverna che possiamo identificare come il reality show, la sua mente è soggiogata, infatti egli crede alla verità che gli viene presentata, come i prigionieri del mito di Platone credevano alle ombre che venivano proiettate nella caverna. L’unico modo che ha Truman per uscire dalla caverna è liberarsi dalle catene. Secondo altre interpretazioni vi sono delle allegorie religiose. Molti paragonano Truman a Giobbe che, nonostante le difficili prove, attraverso la determinazione e la fede riesce a superare le ardue sfide.

Vi è forte simbolismo anche nei nomi, infatti dividendo il nome del protagonista si trova true man (uomo vero) poiché Truman è l’unica persona autentica. Partendo da questi piccoli dettagli notiamo come sia accurata la regia di Weir. Di grande interesse è la parte relazionare tra Truman e le persone che lo circondano. Weir fin da subito fa notare allo spettatore le controversie nella vita di Truman (la moglie che sponsorizza i coltelli da cucina, l’amico che interviene appena lui ne ha più bisogno…), i segnali che lo spettatore nota fin dall’inizio sono quasi invisibili agli occhi del protagonista, questo perché come spiegherà in seguito Christof “accettiamo la realtà che ci viene presentata“. Proprio per questo si percepisce il forte senso di straniamento quando Truman inizia ad aprire gli occhi.

Oltre alla psicologia del protagonista in questo film si indaga anche la psicologia dell’antagonista, Christof, il quale dedica la propria vita a manovrare quella di Truman. Christof è il creatore della serie ed ha un rapporto ossessivo e manipolatorio con l’eroe del suo show. Truman e Christof non si incontrano per tutto il film, scelta brillante che evidenzia il rapporto unilaterale tra i due: uno è il burattino, l’altro il burattinaio.  Truman è interpretato da Jim Carrey, il quale da un’ottima prova attoriale dimostrando di essere un attore versatile, capace di interpretare benissimo un ruolo drammatico.  The Truman Show è un film profondamente riflessivo. Un film splendido da vedere e rivedere.

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Truman Show è un film in cui i dettagli sono fondamentali. Ho rivisto questo film, che si conferma magnifico, ed ho prestato attenzione a queste due scene. Nella scena finale Truman tocca con mano la finzione a cui è stato sottoposto e dalla quale finalmente può sottrarsi, quindi quella stessa parete che tracciava il confine con la sua prigionia diventa il passaggio per la sua nuova vera vita. Qualche scena prima vi è un inquadratura in cui si vede, attraverso una telecamera, Truman che dorme. Christof tocca il viso di Truman attraverso uno schermo che delimita il rapporto che i due hanno: il burattinaio e il burattino inconsapevole. . . . Cosa ne pensate ? #trumanshow

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