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Sweet Tooth | Un nuovo capolavoro fantasy targato Netflix

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Disponibile dal 4 giugno su Netflix, Sweet Tooth è una serie fantasy basata sull’omonimo fumetto del canadese Jeff Lemire. Ed è, senza dubbio, tra i migliori titoli offerti dalla piattaforma in questi ultimi anni. Tra i produttori esecutivi compare il nome niente meno che di Robert Downey Jr.

Sweet Tooth | La trama

Un’epidemia mondiale, chiamata l’afflizione, si diffonde tra gli adulti, decimando la popolazione e creando una spaccatura tra gli esseri umani, ormai inabili a fidarsi l’uno dell’altro. Durante questo periodo un altro strano fenomeno si verifica: la nascita dei cosiddetti ibridi, ossia bambini con elementi animali.

Il piccolo Christian Convery nei panni di Gus

Gus (Christian Convery) è uno di loro. Il piccolo cresce insieme al papà (Will Forte) nella foresta, lontano dagli occhi degli ultimi uomini che cacciano e uccidono la razza a cui appartiene. Quando però la malattia raggiunge anche lui, Gus sarà costretto a cavarsela da solo.

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L’incontro con Tommy Jepperd (Nonso Anozie), rinominato l’uomo grande, gli darà una nuova speranza. Nel frattempo, il dottor Aditya Singh (Adeel Akhtar) tenta di trovare un rimedio all’afflizione per salvare la moglie (Aliza Vellani), e la giovane Aimee (Dania Ramirez) organizza un rifugio per gli ibridi.

Un fantasy di altissimo livello

La bellezza di un prodotto come Sweet Tooth è contenuta in tantissimi diversi elementi. L’appartenenza al genere fantasy gli permette di giocare con effetti speciali e suggestioni altrimenti inconcepibili. Ma l’asticella si alza nel momento in cui vengono trovate ed esibite soluzioni semplicemente magiche.

Un esempio lampante di tale discorso è rappresentato da un paio di sequenze (nel quinto episodio), durante le quali il passato dei personaggi si sovrappone al presente. Il rugby diventa in qualche modo una metafora dell’esistenza, con i suoi fondamentali e la sua etica.

Una scena di Sweet Tooth

A ciò si aggiunga l’ammirevole lavoro effettuato sulla scelta dei brani musicali, capaci di esaltare ogni singola sfumatura emotiva. Sweet Tooth fa l’effetto di una girandola e di un libro di avventure messi insieme: le sensazione che si ha dopo i primi minuti è qualcosa che ricorda l’essere bambini.

Il punto di vista infantile è cruciale per il racconto

Non a caso questi ultimi sono una parte essenziale della storia. Non solo Gus e Bear (Stefania LaVie Owen), ma anche i piccoli ibridi salvati da Aimee e Rusty, il figlio della coppia incontrata nel secondo episodio. Attraverso i loro sguardi, i loro gesti e le vicende si tratta di famiglia, di amicizia, di coraggio, di perdita.

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Ma dietro tutto ciò, non manca nemmeno una velata critica a ciò che l’umanità sta facendo al nostro pianeta. La natura, in sofferenza, reagisce per non soccombere. E lo fa a modo suo, totalmente inaspettato e incredibile.

Un po’ Jumanji, un po’ Hook, la serie si sviluppa come una sorta di on the road. Di tappa in tappa, Gus impara cose nuove, sperimenta emozioni a lui ignote, cresce. Ma il percorso compiuto dal bambino, cambia anche l’adulto al suo fianco: Jepperd riprova sentimenti che aveva scelto di accantonare, ritrovando un’importante parte di se stesso.

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The Walking Dead: cosa sappiamo dei tre nuovi attesi spin-off

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Lauren Cohan e Jeffrey Dean Morgan nei panni di Maggie e Negan

Dopo la tanto attesa conclusione, di cui i fan ancora continuano a parlare, The Walking Dead si accinge a continuare il suo viaggio grazie a tre nuovi spin-off. Protagonisti saranno la coppia Rick-Michonne, Maggie&Negan, e, infine, Daryl Dixon. Ma andiamo a scoprire qualche dettaglio in più.

Basato sull’omonima serie a fumetti, a cura di Robert Kirkman, Tony Moore e Charlie AdlardThe Walking Dead è andato in onda per ben 11 stagioni – per un totale di 177 episodi – e ha presentato al pubblico del piccolo schermo alcuni dei personaggi più belli di sempre.

the walking dead

Una scena di The Walking Dead

Frank Darabont è la mente dietro al progetto televisivo, reso memorabile dai volti di Andrew Lincoln, Norman Reedus, Melissa McBride, Jeffrey Dean Morgan Lauren Cohan (tanto per citarne qualcuno).

Il successo della serie ha fatto sì che venissero realizzati ben tre spin-off, prima della conclusione di tutti gli episodi: Fear The Walking Dead (che si concluderà con l’ottava stagione), The Walking Dead: World BeyondTales of the Walking Dead.

A ciò si aggiungeranno i prossimi titoli – l’unico ad averne già uno è quello dedicato a Maggie e Negan, che si chiamerà The Walking Dead: Dead City – che andranno a comporre un puzzle sempre più ricco e avvincente.

The Walking Dead | Lo spin-off dedicato a Rick e Michonne

Tornati sul set nel mese di febbraio 2023, Andrew LincolnDanai Gurira (rispettivamente interpreti di Rick e Michonne) saranno i protagonisti di 6 episodi. Il titolo provvisorio della miniserie, attesa per il 2024, è The Walking Dead: Summit, lo showrunner Scott M. Gimple, mentre le riprese si svolgono tra il New Jersey e Atlanta.

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Danai Gurira e Andrew Lincoln nei panni di Michonne e Rick

L’ultima volta che i due personaggi hanno diviso la scena eravamo nel 2018, per cui le aspettative restano altissime e la reunion urge. Nonostante il timore di una dipartita di Rick Grimes (durante la nona stagione), i fan dello show hanno avuto la sorpresa e il piacere di rivederlo sui titoli di coda dell’ultima puntata di The Walking Dead.

A quanto pare, l’uomo avrebbe trascorso circa sei anni da prigioniero della Civic Republic, e sarà appunto questa la cornice in cui ritroverà l’adorata e coraggiosa Michonne. Già si preannuncia un’avventura epica, all’insegna del grande amore.

Oltre ai due nomi già noti, il cast si è di recente arricchito di una new entryLesley Ann-Brandt, nei panni di Pearl Thorne.

Le nuove avventure di Daryl Dixon

Uno dei personaggi principali più amati di sempre è, senza dubbio, Daryl Dixon, a cui presta il volto Norman Reedus. A fine undicesima stagione, lo abbiamo visto prendere congedo, rigorosamente a bordo della sua Harley, dalla sua famiglia e dall’amica di lunga data Carol (McBride), alla volta di nuove memorabili imprese.

L’uomo arriverà niente meno che in Francia, trovando un paese devastato ma ancora capace di resistere. Qui incontrerà la bella Isabelle (Clémence Poésy), con la quale condividerà una missione legata al passato. Il progetto dovrebbe anche ricollegarsi alla scena finale di The Walking Dead: World Beyond.

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Norman Reedus interpreta Daryl Dixon in The Walking Dead

Adam Nagaitis, Anne CharrierEriq EbanoueyLaika Blanc FrancardRomain LeviLouis Puech Scigliuzzi completano il cast della serie ambientata in Francia e creata dal produttore esecutivo Scott M. Gimple.

La prima stagione, composta da 6 episodi, dovrebbe approdare su AMC e AMC+ nell’autunno 2023, e presenterà persino una nuova variante di zombie.

The Walking Dead: Dead City | Teaser trailer e news sullo spin-off dedicato a Maggie e Negan

Stando a quanto riportato, la trama di The Walking Dead: Dead City sarà incentrata sulle vicende di Maggie (Cohan) e Negan (Morgan), in una Manhattan post-apocalittica, alle prese con morti viventi e vivi senza limiti e scrupoli.

Oltre alla coppia di protagonisti, troviamo nel cast Gaius Charles, Karina Ortiz, Mahina Napoleon, Jonathan Higginbotham, Michael Anthony, Trey Santiago-Hudson, Charlie Solis Zeljko Ivanek.

6 episodi compongono la prima stagione, il cui debutto è previsto per giugno 2023. Eli Jorne è lo showrunner.

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The Last of Us: recensione no spoiler della prima stagione | Tiriamo le somme

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La recensione di The Last of Us – Newscinema.it

La prima stagione di The Last of Us è giunta al termine con il nono episodio in onda su NowTv e Sky. Dopo averla vista tutta, settimana dopo settimana, vi diciamo cosa ne pensiamo in una video recensione.

Si è conclusa da poco la prima stagione di The Last Of Us, la serie targata HBO ispirata all’omonimo videogioco che ha riscosso un enorme successo in tutto il mondo. Suddivisa in nove episodi di durata variabile e ambientata in un mondo post-apocalittico, The Last of Us continuerà con la seconda stagione già confermata.

Noi l’abbiamo vista tutta e nella video recensione qui sotto potete scoprire cosa ne pensiamo. Analizziamo pro e contro, condividiamo il nostro punto di vista su vari dettagli della serie e vi mostriamo anche un curioso video in cui è montato il videogioco con la serie in modo alternato per sottolineare la fedeltà di questa con il materiale originale.

La video recensione della prima stagione di The Last Of Us

The Last of Us: di cosa parla la serie

La serie HBO si svolge 20 anni dopo la distruzione della civiltà moderna. Joel, uno scaltro sopravvissuto, viene incaricato di far uscire di nascosto Ellie, una ragazzina di 14 anni, da una zona di quarantena sotto stretta sorveglianza. Un compito all’apparenza facile che si trasforma presto in un viaggio brutale e straziante attraverso gli Stati Uniti nel quale i due dovranno dipendere l’uno dall’altra per sopravvivere.

Tra le star della prima stagione troviamo Pedro Pascal e Bella Ramseynei panni dei due protagonisti principali insieme a  Gabriel Luna, nel ruolo di Tommy, Anna Torv che interpreta Tess, Nico Parker è Sarah, Murray Bartlett è Frank, Nick Offerman è Bill, Melanie Lynskey è Kathleen, Storm Reid è Riley, Merle Dandridge è Marlene, Jeffrey Pierce interpreta Perry, Lamar Johnson è Henry, Keivonn Woodard è Sam, Graham Greene è Marlon ed Elaine Miles riveste i panni di Florence. Fanno parte del cast anche Ashley Johnson e Troy Baker (qui trovate la guida ai personaggi della serie).

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YOU 4: un professore che vive a South Kensington? | Gli errori dell’ambientazione inglese

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La locandina di You – Newscinema.it

La seconda parte della quarta stagione di You comincerà il 10 Marzo su Netflix. In attesa dei nuovi episodi andiamo ad analizzare alcuni errori della sua ambientazione londinese. 

La quarta stagione di You è iniziata circa un mese fa e il 9 marzo riprenderà anche la seconda parte. Dopo aver lasciato gli Stati Uniti e la sua vecchia vita, Joe Goldberg (Pen Badgley) si è trasferito a Londra, dove ha rubato l’identità di un professore universitario. Tutta la nuova stagione si svolge, quindi, nella capitale inglese, ma i fan hanno notato diversi errori sull’ambientazione europea che non si vedevano dai tempi di Emily in Paris.

Joe “ama” camminare

Nella serie, Joe dichiara che non gli dispiace camminare un po’ per recarsi al lavoro. Tuttavia, la distanza tra l’università nell’East London e il suo appartamento nel South Kensington è semplicemente ridicola. Per arrivare da un punto all’altro camminando, infatti, occorrono due ore: quattro, se si considera andata e ritorno. Una persona che percorre quattro ore a piedi tutti i giorni per andare a lavorare non è molto realistico.

Un professore che vive nel South Kensington

Dopo essersi trasferito, Joe smette di essere un bibliotecario e si trasforma in un docente universitario molto stimato. Per quanto un professore universitario possa essere una professione redditizia, è altamente improbabile che uno stipendio del genere basti per permettersi un appartamento come quello di Joe.

Il South Kensington è uno dei quartieri più costosi di Londra, dove un trilocale costa in media tra i due e i tre milioni di sterline. In un’intervista a Wired, l’attore ha spiegato che Joe può pagare la casa grazie all’eredità di Love, ma appare comunque una cifra improbabile.

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L’appartamento di Joe – Newscinema.it

Un camino in ogni angolo

Si può notare che praticamente ovunque vada, Joe si ritrovi in un luogo dove c’è un camino, quasi a volere restituire un’ambientazione londinese vittoriana. Tuttavia, oggi a Londra i camini nelle case non sono così tanti, quasi il contrario. A partire dal 1956, infatti, il governo ha iniziato una campagna per eliminarli, in modo da diminuire il tasso di inquinamento e fumo nelle zone pubbliche.

L’esagerazione dello slang

Senza dubbio, lo slang inglese è molto popolare ed esistono tantissimi meme e parodie sulle differenze tra l’inglese e l’americano. Tuttavia, gli scherzi e le incomprensioni nella serie su questo fatto sono semplicemente esagerate. Basti pensare alla scena in cui Joe si trova in aula e non capisce che cosa si intenda con la parola “pants“. Un’intuizione non così difficile da comprendere, considerato il contesto.

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