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Coronavirus | Le conseguenze dell’epidemia per Hollywood

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Se la sorprendente vittoria di Parasite agli Oscar, con ben quattro statuette portate a casa (le più importanti, inclusa quella di miglior film), sembrava aver acceso nuovamente i riflettori sul cinema e la cultura provenienti dal profondo est, il coronavirus ha immediatamente montato un panico su scala globale nel quale proprio le popolazioni asiatiche si trovano al cento del mirino, tra ingiustificato razzismo e isteria di massa. Ma come sta reagendo Hollywood al diffondersi dell’epidemia? La Mecca del cinema sta cercando di contenere l’impatto, sia umano che economico, di una delle moderne tragedie di questo nuovo secolo.

Le mosse delle compagnie

hollywood

La celebra scritta sulla collina di Hollywood

Sony Pictures, uscita con successo dalla cerimonia degli Academy con riconoscimenti per C’era una volta… a Hollywood (2019), Piccole donne (2019) e il cortometraggio Hair Love, ha rilasciato una nota in cui invitava i dipendenti dello studio giapponese ad evitare trasferte non previste e a seguire le regole disposte dall’organizzazione mondiale per la sanità riguardo gli spostamenti. “La diffusione del coronavirus continua a impattare sulla popolazione di tutto il mondo ed è in rapida evoluzione giorno dopo giorno” si legge in un testo estrapolato da Variety. I viaggi di lavoro da o per la regione dell’Asia sono stati rinviati, e i dipendenti devono considerare l’utilizzo di video-conferenze o altre alternative.

Anche Paramount Pictures e Universal Pictures stanno monitorando la situazione e decidendo come comportarsi col proprio staff. Universal ha vietato ai dipendenti di viaggiare in Cina, con solo alcuni casi di estrema urgenza e importanza permessi dietro l’approvazione della direzione, e la stessa procedura è stata seguita da Paramount. I membri cinesi di IMAX e di Legendary Entertainment stanno lavorando tramite conferenze via internet con i loro colleghi di New York.

Leggi anche: Kirk Douglas muore a 103 anni | Addio alla leggenda di Hollywood

La situazione in Cina

mulan

Mulan

Nel frattempo nel Paese asiatico, là dove ha avuto origine il virus, i cinema sono stati chiusi e qualsiasi produzione cinematografica è stata sospesa fino a data da destinarsi, una situazione che potrebbe aumentare notevolmente il tasso di disoccupazione. Molti progetti per il piccolo e il grande schermo, tra i quali anche l’attesa serie tv Tong Wars prodotta dal maestro Wong Kar-wai, sono stati cancellati, e diverse compagnie rischiano la bancarotta.

Li Dan, organizzatore del film-festival di Pechino, ha dichiarato “nei brevi termini l’impatto è stato brutale e la cosa peggiore è che non sappiamo quando l’epidemia avrà fine“. A pagare la situazione sono anche i kolossal hollywoodiani, che da tempo basano molto delle loro fortune sugli incassi del mercato cinese e che con tale situazione potrebbero perdere ingenti guadagni. Basti pensare alle premiere cinese di No Time to Die, nuovo film di 007, che è stata annullata proprio per la paura del possibile contagio, e al rinvio della distribuzione di titoli di peso come 1917, Jojo Rabbit e Piccole donne. Il massimo delle perdite potrebbe essere toccato da un film Disney, ossia il live-action di Mulan incentrato proprio sulla leggendaria eroina cinese, qualora le circostanze non dovessero cambiare nei prossimi mesi.

Come abbiamo visto il coronavirus, oltre alla tragica perdita di vite umane e al pericolo di diffusione su scala globale, sta colpendo anche il mondo del cinema, non solo autoctono, con conseguenze tutt’oggi imprevedibili che potrebbero causare gravi danni economici a lungo andare.

Appassionato di cinema fin dalla più tenera età, cresciuto coi classici hollywoodiani e indagato, con il trascorrere degli anni, nella realtà cinematografiche più sconosciute e di nicchia. Amante della Settima arte senza limiti di luogo o di tempo, sono attivo nel settore della critica di settore da quasi quindici anni, dopo una precedente esperienza nell'ambito di quella musicale.

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“Il tuo mondo sottosopra”: la lettera di Ezio Greggio a Maria De Filippi | Non devi mollare la tv

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Ezio Greggio e Maria De Filippi – Newscinema.it

Molti colleghi e personaggi noti hanno espresso il loro affetto e sostegno nei confronti di Maria De Filippi dopo la morte di Maurizio Costanzo. Tra questi Ezio Greggio che si è sentito in dovere di scrivere a lettera alla conduttrice.

Anche se non si frequentano da un po’ di tempo, come lui stesso sottolinea, Ezio Greggio ha sentito l’esigenza di scrivere una lettera a Maria De Filippi facendole sapere che le è vicino con il cuore e con la mente in questo periodo difficile da superare. “Ho provato un dolore simile quando è morto mio padre” dice il comico e conduttore tv nel testo pubblicato da Novella 2000.

“Quando ti manca una persona come Maurizio, che non solo ha condiviso con te un lungo percorso, una storia importante, un pezzo della tua vita, ma ha rappresentato anche un grande punto di riferimento, è stato il tuo mentore, immagino il vuoto che di colpo si è creato nelle tue giornate. Perché ti lascia sgomento, sapere che una persona fondamentale che hai nel cuore e che stimi di colpo non c’è più” continua.

Ezio Greggio conforta Maria De Filippi

Nella lettera sincera e affettuosa di Ezio Greggio indirizzata alla regina della televisione italiana egli ricorda di quando è stato ospite con piacere di varie puntate di C’è Posta per te insieme alla sua spalla Enzo Iachetti. “Eravamo lì travestiti e tante volte Maurizio appena lo sapeva veniva in trasmissione, si metteva dall’altra parte della busta per fare casino con noi che raccontavamo di essere state sue fidanzate. Lui non vedeva l’ora di scherzare con quelle sue battute graffianti, dircene di ogni, in quella nostra recita vaudeville che ti faceva ridere e sfondava gli ascolti” scrive.

Vederla sui giornali e online gli ha fatto venire in mente dei ricordi con lei e Costanzo nel corso della sua carriera a Mediaset e a un certo punto della sua lettera ci tiene a incoraggiare Maria a tornare in azione come prima senza lasciarsi scoraggiare e deprimere dalla perdita. “Ho letto della tua voglia di mollare tutto, ma mi auguro sia solo un momento di smarrimento. Ti dico che si deve andare avanti” e dopo una pausa dei programmi C’è Posta per Te e Uomini e Donne, De Filippi è tornata a lavoro.

Anche se per lui “con una malinconia” nello sguardo che spera la abbandoni al più presto per rivedere l’energia e l’entusiasmo di una professionista così talentosa ed esperta.”Hai tuo figlio Gabriele al tuo fianco, e poi Sabina, Giuseppe… tanti collaboratori per i quali sei immensamente importante”.

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“Mi ha aiutata molto”: Raffaella Mennoia sul suo legame speciale con Maria De Filippi | Un libro per lei

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Raffaella Mennoia – Newscinema.it

Da molti anni Raffaella Mennoia è il braccio destro di Maria De Filippi e lavora nella redazione dei suoi programmi più seguiti. Ma come ha vissuto il lutto di Costanzo e che legame ha con la conduttrice?

Sono stati giorni difficili quelli durante e dopo il lutto per la morte di Maurizio Costanzo. Maria De Filippi ha avuto i riflettori puntati, ma molti amici e colleghi le hanno dimostrato il suo affetto e le hanno offerto il loro sostegno. Tra questi c’era anche Raffaella Mennoia, sua collaboratrice fidata da molti anni, definita da molti il suo braccio destro.

Oltre al figlio e gli amici più stretti, Maria De Filippi ha potuto contare sulla presenza di Mennoia, soprattutto per far andare avanti il lavoro. I suoi programmi sono tra i più seguiti della rete Mediaset e la morte di Costanzo ha messo in pausa Uomini e Donne come anche C’è Posta per Te con grande preoccupazione del pubblico fedele.

Il messaggio di Raffaella Mennoia

“Non ho ben capito cosa succedesse in quei giorni, nulla è stato deciso a priori, era semplicemente un assecondare gli eventi, tutto molto spontaneo. Non c’è stato alcun genere di ragionamento. Oltre a me c’erano tante persone del nostro gruppo, ci siamo stretti tutti intorno a lei. Ci siamo messi a servizio di quello che stava succedendo, non come persone che lavorano lì ma come persone che provano un affetto. Se vuoi bene a una persona le stai vicino” ha detto Raffaella Mennoia durante un’intervista a Il Corriere per l’uscita del suo libro.

Quest’ultimo, intitolato A Maria, il filo conduttore della mia vita, la donna lo ha dedicato proprio al suo mentore, alla sua ispirazione che le ha insegnato molto e a cui deve molto. Infatti, lavorando molti anni insieme, Mennoia e De Filippi non hanno mai nascosto di essere legate da una profonda amicizia che infatti le ha viste fianco a fianco in Chiesa durante i funerali di Maurizio Costanzo.

Raffaella Mennoia e Maria De Filippi – Newscinema.it

“Con Maria c’è un legame di amicizia da tanti anni, è la persona che, insieme ad Alberto Silvestri, mi ha insegnato tutto del mio lavoro. È una persona molto esigente ma che rispetta il lavoro degli altri. Da noi, in Fascino, c’è meritocrazia. Fai strada se lavori e ti impegni. Nel mio libro c’è molto del mio lavoro. Parlo di coppie che hanno partecipato al programma, delle loro storie” ha spiegato Mennoia.

L’amicizia con Maria

Raffaella Mennoia ha speso belle parole nei confronti di Maria De Filippi in diverse occasioni, come quando ha ricordato quanto le è stata vicina lo scorso Agosto che era in crisi e le serviva una mano. “Mi ha aiutata molto. Le ho fatto leggere il mio romanzo e mi disse che era molto carino e di stare serena. Allora mi sono fatta coraggio e l’ho finito” ha raccontato. Una fonte di ispirazione e un’amica preziosa quindi, e ora che il libro è diventato realtà sicuramente la soddisfazione sarà condivisa anche da lei.

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Platinette dopo l’ictus | La foto sui social rivela le sue condizioni attuali

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Platinette: tanta paura per l'ictus | Fonte: ANSA FOTO

Platinette: tanta paura per l’ictus | Fonte: ANSA FOTO

Mauro Coruzzi, 67 anni, famoso al pubblico come Platinette, ha fatto la sua prima apparizione pubblica dopo essere stato colpito da un ictus ischemico. Ecco la foto pubblicata sui suoi social. 

Il noto conduttore radiofonico Mauro Coruzzi, in arte Platinette, due settimane fa, il 14 marzo, è stato colpito da un ictus ischemico. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo dei soccorsi, è stato ricoverato presso l’ospedale Niguarda di Milano, dove tutt’ora si trova in cura. Dopo tanti giorni di silenzio, 3 giorni fa il suo profilo Instagram è tornato attivo. In una diretta con Marco Liorni, il conduttore si è presentato al pubblico tranquillizzando i suoi fan con messaggi positivi: “sto meglio.”

Il percorso di riabilitazione inizierà a breve

Marco Liorni nel corso della trasmissione Italia Sì su Rai Uno ha ospitato Mauro Coruzzi con una diretta speciale e sentita. Liorni ha rassicurato il pubblico sulle condizioni di salute di Coruzzi, spiegando che i medici sono molto soddisfatti e che il percorso di riabilitazione inizierà a breve. La sostituta di Platinette, Barbara Alberti, ha confermato l’ottimismo riguardo alla sua ripresa. Sono ancora incerti i tempi di ripresa, in quanto estremamente soggettivi.

Il selfie che tranquillizza i fan

La recente apparizione di Coruzzi sui social si traduce in un altro segnale positivo: il ricovero sta procedendo per il verso giusto e sta dando i suoi frutti. Nella foto condivisa, il presentatore appare al fianco di un amico mentre sorride e accenna un bacio. L’immagine ha suscitato un’ondata di affetto da parte dei suoi numerosi fan, che hanno commentato, in un sentiment d’amore e speranza.

Poco prima di pubblicare la foto su Instagram, Platinette ha condiviso un post dedicato alla sua amata cagnolina, lasciando supporre che un suo caro l’abbia portata nel giardino dell’ospedale per fargliela vedere. L’importante è che entrambe le pubblicazioni sui social certificano il suo miglioramento e il fatto che si stia riprendendo dalle conseguenze dell’ictus ischemico.

La prima foto di Platinette sui social dopo l'ictus | Fonte: Profilo Instagram Mauro Coruzzi

La prima foto di Platinette sui social dopo l’ictus | Fonte: Profilo Instagram Mauro Coruzzi

Ovviamente non sono disponibili informazioni specifiche sulle sue condizioni di salute, assolutamente categorizzabili come dati sensibili, ma è noto che il presentatore stia ricevendo adeguate cure e un’ottima assistenza medica. La riabilitazione dopo un ictus può richiedere tempo e impegno, ma con il supporto adeguato e la terapia giusta, molte persone sono in grado di recuperare in toto le loro funzioni.

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