Horror Mania
Unsane: i 10 ospedali psichiatrici più terrificanti di sempre

Il 5 luglio 2018 esce nei cinema italiani Unsane, il film diretto da Steven Soderbergh e interpretato da Claire Foy e Juno Temple. Un thriller psicologico in cui una vittima di stalking viene ricoverata all’interno dell’Highland Creek Behavioral Center.
Tra realtà e ossessione, la clinica psichiatrica di Unsane riporta in auge uno dei cliché più utilizzati nel cinema di genere: i manicomi. Dagli albori della settima arte, i masters of horror confezionano racconti gotici che turbano la psiche del pubblico mondiale. La sfida non è sopravvivere ma restare lucidi in un edificio in cui tutti ci credono inconsapevoli delle nostre azioni.
Ispirati da Unsane, ci siamo addentrati nelle cliniche psichiatriche più terrificanti di sempre. Siete pronti a perdere la ragione? Sfoglia la gallery
Cinema
Il regista di Doctor Sleep ha un’idea per il remake di Nightmare

Il tanto amato franchise creato da Wes Craven è alla ricerca di nuove idee per un futuro capitolo di Nightmare e Mike Flanagan ha colto la palla al balzo. Il regista del film Doctor Sleep si è mostrato fin da subito interessato alla questione, condividendo sul proprio account Twitter l’articolo di Bloody Disgusting con un commento “Fammi partecipare coach, ho un’idea!” .
Da questo apparentemente innocuo commento sono nate tante teorie e cospirazioni sulla direzione che il franchise di Craven prenderà nel futuro. Quasi sicuramente Flanagan non sarà l’unico film-maker che prenderà posto tra troupe. Il primo film uscì nelle sale dei cinema nel 1984 e ancora oggi viene catalogato come uno dei film cult. Nel cast troviamo Robert Englund che interpretava Krueger, Heather Langenkamp, Amanda Wyss, Nick Corri e Johnny Depp.
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Robert Englund lo troviamo nel cast anche nei film successivi. Tra i più importanti ricordiamo Nightmare 2 – La rivincita, Nightmare 3 – I guerrieri del sogno, Nightmare 4 – Il non risveglio, Nightmare 5 – Il mito, Nightmare 6 – La fine, Nightmare – Nuovo incubo e Freddy vs. Jason. Attraverso le ultime dichiarazioni, addirittura Wes Craven avrebbe avrebbe in mente di creare un progetto che prevede una serie televisiva.
Cinema
The Grudge, il trailer italiano del terrificante horror di Nicolas Pesce

Reboot che vuole essere un ponte tra l’originale e spaventosissimo Ju-on e l’altrettanto orrorifico The Grudge, è il nuovo film della saga horror che così giunge al quarto capitolo mantenendo il titolo The Grudge. Questa volta alla regia troviamo Nicolas Pesce, mentre il cast è particolarmente ricco con Andrea Riseborough e John Cho, più Elizabeth Folan Gilpin.
Nel cast anche la presenza di una vera icona del cinema horror americano come Lin Shaye: classe 1943, era presente nel primo Nightmare, ma anche in Critters, in Amityville – A New Generation. Più recentemente in film come Tales of Halloween, Ouija e poi Ouija – L’origine del male, e tanti altri. Al centro della vicenda, questa volta una madre single e detective della polizia interpretata dalla Riseborough che si trova ad indagare, coinvolta da un agente immobiliare (John Cho) sulle presenze di una casa che sembra abitata da un fantasma in cerca di vendetta. Ma le indagini si ampliano trovando connessioni con diversi fatti di sangue e il mostro sembra poter svincolarsi dai limiti dell’abitazione dove era confinato. Quindi ci sono alcuni passaggi canonici, di “genere”, come la casa dalla foggia antica e dai rumori sinistri, una doccia del protagonista, questa volta maschile, che non può che finire male, e persino un bambino in pericolo e minacciato dall’oscura presenza.
Il film si annuncia più grintoso, più oscuro e più realistico rispetto ai precedenti. Ma quello che probabilmente conta di più è che il nuovo The Grudge mantiene inalterati gli stessi principi alla base della saga, ossia che le morti violente lasciano nei luoghi dove sono avvenute come delle porte, degli spiriti arrabbiati e appunto rancorosi, in cerca di vendetta. Non è da trascurare il fatto che il regista qui sceneggiatore insieme a Jeff Buhler (co-sceneggiatore del recentissimo remake di Pet Sematary) si inserisce sul solco del primo film della saga occidentale, quello del 2004 e in pratica ne vuol rappresentare una sorta di remake e continuo insieme riuscendo però a connettersi con il demone giapponese che terrorizzava in Ju-on.
Dal produttore Sam Raimi, il reboot di un classico dell’horror, il Ju-On: The Grudge di Takashi Shimizu. Diretto da Nicolas Pesce, The Grudge con Andrea Riseborough, Demián Bichir, John Cho, Betty Gilpin con Lin Shaye e Jacki Weaver.
Cinema
I film da vedere la notte di Halloween (secondo John Carpenter)

Quest’anno, come di consueto, vi consigliamo dei film horror con cui trascorrere una notte di Halloween all’insegna del terrore cinematografico. Ma dopo tanti anni passati a stilare classifiche in base ai nostri gusti personali, per il prossimo 31 ottobre abbiamo chiesto un consiglio ad uno dei massimi esperti di cinema horror al mondo: John Carpenter. Chi meglio del regista cult di Halloween – La notte delle streghe (qui puoi acquistarlo su Amazon) può darvi una dritta su cosa vedere la notte più spaventosa dell’anno? In una recente intervista ad Entertainment Weekly, Carpenter ha indicato alcuni film che, a suo parere, andrebbero assolutamente rispolverati. Ecco quali sono.
La maschera di Frankenstein – Terence Fisher
Il film del 1957 tratto dal capolavoro di Mary Shelley è stato il primo della lunga serie di film horror prodotti dalla Hammer e quello che segnò definitivamente la riscoperta del gotico al cinema sia in Europa che negli Stati Uniti (genere che la Universal, abbastanza goffamente, ha tentato di riportare in vita con il tentativo, già naufragato, di creare un nuovo universo cinematografico). In un periodo in cui si parla molto dei giudizi tranchant riservati ad alcune tipologie di film particolarmente diffuse adesso, vale la pena ricordare cosa fu scritto (e detto) a proposito del film di Terence Fisher.
Quando la pellicola uscì nei cinema per la prima volta, il Sunday Times scrisse che “tali produzioni rendevano impossibile difendere il cinema dal processo di decadimento che stava subendo”, mentre il Tribune parlò di un film “deprimente e degradante per chiunque amasse il Cinema”. Eppure l’inquadratura di Peter Cushing che guarda attraverso una lente d’ingrandimento è diventata talmente famosa nel tempo da essere addirittura parodiata dal trio Zucker-Abrahams-Zucker nel film Top Secret! del 1984.
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Dracula il vampiro – Terence Fisher
Sempre per la regia di Terence Fisher e sempre con Christopher Lee (forse nel suo ruolo più iconico), Dracula il vampiro è probabilmente il film targato Hammer più famoso ed amato. Dopo di lui, decine di altri film hanno utilizzato le stesse invenzioni visive, i medesimi effetti speciali dal vivo, riprendendo dal film di Fisher sia la palette cromatica che alcune idee di regia (il sangue spruzzato da fuori all’inquadratura sulla bara del Conte, tanto per citarne una). In una delle sequenze più belle, quella della “disgregazione” di Dracula, il Conte si stacca la pelle ormai in decomposizione dal viso.
La scena è stata realizzata applicando uno strato di trucco rosso sul viso di Lee e poi coprendo tutta la faccia dell’attore con un sottile strato di cera, così che il trucco si camuffasse con il vero tono della pelle. Questa sequenza fu incredibilmente tagliata dalla versione originale, ma è stata ripristinata per il blu-ray del 2012, recuperando le immagini da una vecchia copia giapponese gravemente danneggiata. Differentemente da quanto avvenne con La maschera di Frankenstein, all’uscita del film nelle sale statunitensi, Fisher ricevette il plauso della critica specializzata, che elogiò la colonna sonora di James Bernard (già compositore della colonna sonora de La maschera di Frankenstein) e la fotografia di Jack Asher (già direttore della fotografia ne La maschera di Frankenstein).
Curiosità: 25 scene horror indimenticabili
La cosa da un altro mondo – Christian Nyby
Non sorprende se John Carpenter, tra i suoi consigli per Halloween, abbia riservato una menzione speciale al film di Christian Nyby (e Howard Hawks, non accreditato) che è servito come ispirazione per il suo celebre remake La Cosa del 1982. La produzione non aveva a disposizione un budget particolarmente elevato, eppure volle a tutti i costi rendere il film il più realistico possibile, in maniera tale da suscitare una forte reazione del pubblico.
La maggior parte dei soldi fu spesa per realizzare la scena in cui la Cosa blocca il riscaldamento all’interno dell’avamposto artico in cui si svolge il racconto. Per la scena fu ricostruito un ambiente della base negli stessi giganteschi frigoriferi utilizzati per la conservazione delle derrate alimentari che erano già stati ripresi da Frank Capra nell’indimenticabile Orizzonte perduto. Se nel romanzo breve da cui fu tratta la sceneggiatura l’alieno aveva sembianze continuamente mutevoli, il regista, dovendo fare i conti con il budget limitato, ripiegò su un umanoide dai tratti alieni, a cui furono aggiunte una visiera ossea e due grandi mani con protuberanze simili a grosse spine.
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