Basta vedere una fotografia di Mark Ruffalo per far spuntare un sorriso sul volto di chi la guarda. Il volto un po’ pienotto e i tratti somatici tipicamente mediterranei, lo rendono uno degli attori più amati dal pubblico di tutto il mondo. Artista completo (attore, regista, produttore e sceneggiatore) Ruffalo nella vita ha dovuto affrontare delle sfide che lo hanno messo a dura prova, ma dalle quali è riuscito a uscirne da vincente. Scopriamo qualcosa in più sulla sua carriera e sulla vita privata dell’ Hulk di Hollywood.
Mark Ruffalo| La formazione
Mark Ruffalo è nato il 22 novembre del 1967 a Kenosha, in Wisconsin, nelle sue vene scorre sangue italiano da parte di padre (Frank Lawrence Ruffalo, pittore edile) e sempre italiano, francese e canadese da parte di madre (Marie Rose Hebert di professione parrucchiera). Il giovane Mark insieme alle due sorelle Tania e Nicole e il fratello Scott e i genitori si trasferiscono a Virginia Beach dove vivono fino alla fine del liceo.
Il trasloco dei Ruffalo li vede arrivare a San Diego e successivamente Los Angeles. Sarà in queste grandi città, che Mark riuscirà a imporsi alla gente che conta nel mondo dello spettacolo. Per poter avere una formazione culturale seria, decide di iscriversi allo Stella Adler Conservatory, arrivando a diventare uno dei fondatori della Orpheus Theatre Company.
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Mark Ruffalo | Gli esordi cinematografici
Ruffalo prima di diventare l’attore che tutti conosciamo, per guadagnare qualche soldo senza gravare sulla famiglia, ha fatto il barman in un locale e nei tempi ‘morti’ si dedicava alla stesura del copione, alla recitazione e alla costruzione di scenografie insieme al direttore della fotografia. Nel 2000 arriva l’occasione che cambierà la vita di Ruffalo,con il commediografo e sceneggiatore Kenneth Lonergan,. Lui il film Conta su di me, che lo vede protagonista assoluto per la prima volta, ottenendo tra l’altro grandi riconoscimenti da parte della critica e del pubblico, tanto da soprannominarlo come “il nuovo Marlon Brando”. Negli anni ’90, continuano con le parti minori in film come The Dentist, Safe Man e Studio 54.
Altri titoli che hanno contribuito ad accrescere alla sua carriera, Se mi lasci ti cancello, Collateral, 30 anni in 1 secondo, Vizi di famiglia e Tutti gli uomini del re. Nel 2007 viene scelto dal grande regista David Fincher per interpretare Dave Toschi nel film Zodiac.
Il grave problema di salute di Mark Ruffalo
Ora che tutto stava andando verso la strada giusta, nel 2003 gli viene diagnosticato, un tumore benigno al cervello che aveva compromesso una parte del volto, rimasta in semi-paresi. Grazie all’intervento tempestivo e alle cure, nel 2003 annuncia a tutti di aver sconfitto il tumore e di poter dedicare nuovamente, tutto se stesso, al cinema. Nello stesso anno infatti, insieme a Meg Ryan sono i protagonisti di un thriller piccante, intitolato Jane Campion In the Cut nel quale interpreta un detective cattivo, violento e senza scrupoli. Una bella lezione di vita per non dire mai “non puoi farcela”.
Il primo ciak in veste di regista
La prima esperienza come regista avviene nel 2010 con il film Sympathy for Delicious, ottenendo anche il premio della giuria al Sundance Film Festival. Durante un’intervista, Mark Ruffalo racconta di aver messo insieme un film di amici che si sono prestati alla sua opera prima, con un budget molto limitato. Una storia molto toccante ma ben scritta e interpretata da attori quali Orlando Bloom, Juliette Lewis e Laura Linney.
Hulk e il successo mondiale
Dopo lo stop dovuto alla malattia, la carriera di Ruffalo inizia a decollare sempre di più. Registi di alta qualità e colleghi ormai super affermati, sono i suoi nuovi compagni di viaggio. Il film thriller Shutter Island diretto da Martin Scorsese con Leonardo DiCaprio ne è un chiaro esempio. Così come nel film drammatico I ragazzi stanno bene insieme ad Annette Bening e Julianne Moore nel 2011, ottenendo anche la nomination ai Premi Oscar come miglior attore non protagonista.
Il vero successo, quello con la ‘s’ maiuscola, arriva con la Marvel, quando viene chiamato per sostituire Edward Norton nel ruolo dello scienziato Bruce Wayne, il suo alter ego, Hulk, nel film The Avengers. Il suo impegno nel mondo dei supereroi non lo blocca nel prendere parte a film più leggeri, come Tutto può cambiare con Keira Knightley. Subito dopo, viene scritturato per Foxcatcher e Teneramente folle che lo mettono nell’Olimpo degli attori in grado di interpretare ruoli romantici, comici e drammatici in maniera sublime.
Tra i film più importanti non si può tralasciare il film Premio Oscar Il caso Spotlight diretto da Tom McCarthy nel 2015 con un cast eccezionale composto tra gli altri da Rachel McAdams, Michael Keaton e Stanley Tucci. Continua intanto la sua avventura nei panni del mostro verde Hulk con i film della Marvel Cinematic: Avengers: Age of Ultron (2015); Thor: Ragnarok (2017); Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019)
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La vita privata
La vita privata di Mark Ruffalo è stata abbastanza movimentata. Sposato per la prima volta con l’ex collega Sunrise Coigney è diventato papà di tre bellissimi figli: Keen nel 2001; Bella nel 2005 e Odette nel 2007. Vegetariano da molto tempo, purtroppo Ruffalo nel 2008 ha dovuto dire addio al fratello Scott dopo essersi sparato involontariamente.